Una giornata di corsa con Cristina Trestin

Chi corre sa che ognuno può trovare il proprio spazio. Esistono tanti tipi di gare: su strada, in pista, nella natura, in gruppo, in coppia, a staffetta, correndo all’indietro e chi più ne ha più ne metta. Questa versatilità della corsa la sta rendendo uno degli sport più facili da praticare e più praticati.

Sempre più atleti scelgono di cimentarsi in competizioni alternative rispetto alla classica corsa su strada. 
Tra le sfide più impegnative, rientrano le corse per durate prolungate, come ad esempio di 6, 12 o addirittura 24 ore consecutive.

Queste manifestazioni stanno aumentando sia di numero che di partecipanti. Link 

Inutile dire che per prepararsi a competizioni di questo genere nulla va lasciato al caso.
Le Ultramaratone richiedono una preparazione specifica perché vanno a stressare la capacità di gestione delle energie, la programmazione delle integrazioni alimentari durante lo sforzo e la gestione della fatica, oltre a tutte le “normali” problematiche relative alle gare, imparare a riconoscere i segnali che il nostro corpo ci invia e la capacità di rimanere lucidi mentalmente.

Stimolata dalle domande di Roberto Giordano, noto plurimaratoneta e autore di format televisivi dedicati alla maratona, lasciamoci coinvolgere dal racconto di una atleta eccezionale, Cristina Trestin, che ha conquistato la seconda piazza europea in una gara di 24 ore a Verona, proprio un anno fa.

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